Notizie Arta

Pescara 11/04/2024

Avviso di selezione pubblica per l’assunzione di n. 2 (due) unità di personale con rapporto di lavoro a tempo determinato e pieno, nel profilo di collaboratore tecnico professionale, area dei professionisti della salute e dei funzionari, CCNL comparto Sanità (triennio 2019- 2021), da destinarsi al Distretto Provinciale di Teramo per lo svolgimento delle attività inerenti il progetto “ricerca delle microplastiche nelle acque destinate al consumo umano” nell’ambito del piano regionale della prevenzione 2021-2025. Elenco ammessi alla suddetta selezione come da determina dirigenziale n.537 del 10/04/2024.

Pubblicato elenco ammessi, maggiori informazioni.

Maggiori informazioni nella pagina del bando.

Pescara 11/04/2024

Emergenza pollini in regione: sarà una stagione delle allergie
immagine di repertorio sui pollini

La stagione delle allergie, iniziata a gennaio a causa della progressiva tropicalizzazione del clima, in queste prime settimane di primavera entra nella fase più acuta a causa di concentrazioni polliniche in netto aumento su tutta la regione. A favorire la presenza degli allergeni nell’aria, per un periodo più prolungato rispetto al passato, sono le fioriture di piante quali il nocciolo, la betulla, l’olivo, le graminacee ed il cipresso, anticipate a causa dall’aumento delle temperature.

Dai bollettini diffusi da Arta Abruzzo emerge, in queste ultime settimane, un forte incremento dei pollini del nocciolo (Corilacee), a cui si aggiungono, in quantità elevate, quelli del cipresso (Cupressacee), del frassino (Oleacee) e, in concentrazioni minori ma in aumento, quelli del Carpino, sia bianco che nero (Corilacee), del pino (pinacee) e del pioppo (Salicacee). Estremamente elevati i valori dei pollini derivanti dagli aceri (Aceracee), con dei picchi registrati laddove c’è una maggiore densità di queste piante, ovvero nelle zone costiere della regione. Si rilevano concentrazioni relativamente basse anche di Urticaceae e Graminaceae che, però, potranno subire aumenti nei prossimi giorni. Pertanto, dato l'elevato potere allergenico, si raccomanda la massima attenzione ai soggetti sensibili. Da segnalare la presenza di Alternaria, una muffa molto diffusa, caratterizzata da spore aeree che si diffondono nell’aria, soprattutto nelle ore pomeridiane.

Ormai da diversi anni i cambiamenti climatici modificano i tempi delle fioriture e quindi la produzione di pollini che cominciano prima, durano più a lungo e spesso si sovrappongono, causando problemi a chi soffre di allergie. Diventa molto importante, dunque, sapere quale tipo di allergeni aumenta nell’aria in un determinato periodo dell’anno per poter adottare comportamenti preventivi. In Abruzzo la situazione pollinica è controllata, durante il corso dell’intero anno solare, dalle stazioni della rete regionale gestite da Arta Abruzzo, localizzate nelle province di L’Aquila e Pescara. L’identificazione e la quantificazione di pollini e spore viene eseguita dal Distretto dell’Aquila, centro di riferimento in Abruzzo per il monitoraggio aerobiologico.

Al fine di fornire indicazioni di maggior interesse per quanto concerne l’aspetto sanitario, Arta Abruzzo ha effettuato l’analisi delle concentrazioni giornaliere dei pollini aerodispersi di sette famiglie allergeniche: Betulaceae (Betulla e Ontano), Oleaceae (Olivo, Frassino e Ligustro), Cupressaceae/Taxaceae, Corylaceae (Nocciolo, Carpino bianco e nero), Compositae (Ambrosia, Artemisia e altri), Graminaceae e Urticaceae.

Dalla elaborazione dei dati raccolti, contenuti nel report 2023 appena pubblicato sul sito dell’Agenzia ambientale, è stato rilevato come, nel corso dello scorso anno, i pollini allergenici maggiormente rappresentati nella stazione dell’Aquila siano stati quelli delle specie appartenenti alla famiglia delle Corylaceae, tra cui il Carpino bianco e nero, delle Cupressaceae/Taxaceae tra cui il cipresso e il ginepro, e delle Graminacee; mentre quelli maggiormente rappresentati nella stazione di Pescara, oltre alle Cupressaceae/Taxacea, sono le Oleaceae come l’ulivo, le Urticaceae e le Graminaceae. Seguono, con concentrazioni leggermente più basse, le Asteraceae, tra cui margherite, gerbere, ma anche cicoria e carciofo, e le Betulaceae, tra cui, oltre alle betulle, figura anche l’ontano.

“Il monitoraggio di pollini e spore fungine effettuato dal distretto dell’Aquila – dichiara il direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio – rappresenta uno strumento essenziale per impostare diagnosi accurate in relazione ai sintomi scatenati dalle allergie. Unendo i puntini tra i disagi presentati dai pazienti e il calendario di pollinazione specifico de una determinata zona - continua il direttore Arta - si possono delineare diagnosi accurate. Questo tipo di monitoraggi – conclude - costituisce un tesoro di informazioni per la prevenzione e per l’indicazione di eventuali terapie, permettendo ai medici di prescrivere farmaci e vaccini in modo tempestivo ed efficace”.

Pescara 11/04/2024

Mare e salute, formazione in aula e in spiaggia con l'Arta
Nella foto i ragazzi durante il laboratorio in spiaggia.

Partendo dalla domanda "Il mare Adriatico è inquinato o in buona salute", Arta Abruzzo ha avviato una serie di lezioni didattiche di educazione ambientale per avvicinare i ragazzi alle tematiche di sostenibilità legate al mare, nell’ambito di un’iniziativa di educazione ambientale che ha coinvolto alcune classi dell’Istituto Comprensivo Pescara 9. Due giornate di studio, formazione e laboratori in spiaggia, con uno specifico focus sulle numerose attività di monitoraggio e analisi svolte dall’Agenzia da aprile a settembre, per garantire che le acque siano sicure per i bagnanti durante tutto l’arco della stagione balneare. Circa un’ottantina sono stati gli studenti delle classi seconde della secondaria di primo grado coinvolti nella formazione.

La presenza di indicatori microbiologici come Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, utilizzati per valutare la contaminazione fecale dell'acqua, ed i rischi per la salute correlati al superamento di questi limiti: è il tema scelto per le attività teoriche e pratiche che si sono svolte nel weekend sull'arenile antistante la Nave di Cascella, con dimostrazioni di prelievi ed analisi che hanno destato grande interesse nei partecipanti.

Si tratta di un’iniziativa fortemente voluta dal Dirigente scolastico, Elisa Giansante, che conferma la spiccata sensibilità dei vertici dell’istituto pescarese verso tematiche legate allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell’ambiente. Il direttore dell'Arta Dionisio: "Uno dei compiti istituzionali dell’Arta è quello di promuovere l’educazione e l’informazione ambientale come veicolo per tutelare il benessere della popolazione. Dall'aria che respiriamo all'acqua che beviamo, dalle risorse naturali che utilizziamo all'habitat in cui viviamo, tutto ha un impatto significativo sul nostro stato psico-fisico ed è evidente che il deterioramento dell'ambiente e la perdita di biodiversità aumentano il rischio di malattie respiratorie, cardiovascolari e neurologiche, nonché l'incidenza di patologie croniche. È fondamentale che, soprattutto tra i giovani, cresca la consapevolezza che se non difendiamo l'ecosistema non possiamo preservare la nostra salute. In tal senso, oltre alle iniziative di educazione ambientale, Arta proporrà la diffusione di un opuscolo "Ambiente e salute: il valore della prevenzione", redatto in collaborazione con il dipartimento sanità della Regione Abruzzo, che nei prossimi mesi verrà distribuito anche nelle scuole abruzzesi per sensibilizzare i giovanissimi sulla prevenzione dagli effetti dell’inquinamento e sulle conseguenze dei cambiamenti climatici".

Pescara 04/04/2024

La sabbia del Sahara invade l'Abruzzo, per 4 giorni concentrazioni record di polveri sottili
foto del particolato

Negli ultimi 4 giorni l’Abruzzo è stato investito da una nube di sabbia proveniente dal Sahara che ha determinato concentrazioni di PM10 ben oltre i limiti di legge. La rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, gestita da Arta Abruzzo, ha registrato durante la scorsa settimana l’incursione di particelle di particolato, le cosiddette polveri sottili, su tutta la regione. I primi superamenti si sono avuti nella giornata di venerdì e sono stati registrati dalle centraline situate più a sud: a rilevare per prime il fenomeno sono state le stazioni di monitoraggio di Castel di Sangro, Ortona e L’Aquila, dove i valori di concentrazione sono risultati doppi rispetto al limite di legge, stabilito in 50 μg/m3 (microgrammi per metro cubo d’aria). Ad Atessa il picco più elevato, registrato nel giorno di Pasquetta, pari a 176 μg/m3, che corrisponde ad oltre il 300% del valore limite.

Dai dati forniti da Arta Abruzzo si evince che il primo incremento della concentrazione di particolato si è avuta in provincia dell’Aquila, in particolare nella stazione situata in prossimità del Parco Amiternum. Poi è stata la volta della provincia di Chieti, investita dalle sabbie sahariane a distanza di poche ore. Successivamente, durante la giornata di sabato 30, le polveri si sono distribuite in modo maggiormente omogeneo su tutto il territorio regionale, causando diffusi superamenti dei limiti previsti per il PM 10. Elevato il dato a Pescara dove la centralina posta in prossimità del Teatro D’Annunzio ha fatto registrare un valore pari a 130 microgrammi per metro cubo. Oltre il limite anche il valore rilevato dalla stazione di Teramo, sita in Porta Reale, dove il conteggio è stato di 148 μg/m3.

Ulteriori picchi si sono raggiunti durante il giorno di Pasqua soprattutto nell’hinterland aquilano e nel comune di Pescara dove le centraline site in via Sacco, via Firenze e in prossimità del Teatro D’Annunzio hanno registrato valori ben oltre il limite di guardia. Il fenomeno ha poi avuto il suo acme nel giorno di Pasquetta con le stazioni di monitoraggio di Atessa, Pescara e Francavilla che hanno rilevato i valori più elevati, facendo segnare incrementi con punte del 300 per cento rispetto al limite di legge.

“Si tratta di un fenomeno inconsueto ma non rarissimo – dichiara il direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio - che periodicamente si presenta sulla penisola trasportando masse di aria calda e sabbia direttamente dall’entroterra sahariano verso il Mediterraneo centrale. Questi eventi sono più frequenti durante i mesi primaverili – continua Dionisio - ma negli ultimi anni si stanno intensificando anche nei mesi autunnali, impedendo il ricambio dell’aria e non permettendo al particolato di disperdersi. In questo modo – conclude il direttore generale Arta - il Pm10 e il Pm2,5, ovvero il cosiddetto particolato fine, si accumulano per giorni e i valori delle centraline, distribuite su tutto il territorio abruzzese, schizzano ben oltre il limite di legge”.

Le particelle provenienti dal Nordafrica non sono particolarmente tossiche, ma a destare preoccupazione è la loro presenza nell’aria in quantità molto elevata perché potrebbero causare infiammazioni dei tessuti polmonari ai soggetti con patologie respiratorie. È bene precisare che l’inquinamento atmosferico da polveri desertiche è un fenomeno naturale e che i superamenti dovuti a questo genere di fonti, secondo il Decreto Legislativo N.155 del 2010, non devono essere conteggiati ai fini del computo dei 35 superamenti annui del limite di media giornaliera previsto per il PM10 (pari a 50 µg/m3).

Anche quest’anno la dinamica del fenomeno è stata prevista dal modello previsionale di qualità dell’aria “ForeChem – Chemical Weather (Air Quality) Forecast”, frutto della collaborazione tra Arta Abruzzo e CETEMPS – Center of Excellence Telesensing of Environment and Model Prediction of Severe events (Università degli Studi dell’Aquila).

Pescara 03/04/2024

Annullamento del Bando di concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di n. 2 (due) posti di Collaboratore Tecnico Professionale a tempo pieno e indeterminato, Area dei professionisti della salute e funzionari ex cat. D, CCNL Comparto Sanità.

Si rende noto che con Deliberazione del Direttore Generale n. 27 del 27.03.2024 è stato annullato, in autotutela ex art. 21 – nonies della legge 241/1990 e s.m.i., il Bando di concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di n. 2 (due) posti di Collaboratore Tecnico Professionale a tempo pieno e indeterminato, Area dei professionisti della salute e funzionari ex cat. D, CCNL Comparto Sanità, indetto con Deliberazione del Direttore Generale n. 8 del 25.01.2024 e pubblicato sul portale di reclutamento della Funzione Pubblica “InPA” in data 01.02.2024.

Maggiori informazioni nella pagina del bando.

Pescara 20/03/2024

Qualità dell'aria, piantine di tabacco usate per i test sul rischio-ozono
Fote delle piantine di tabacco

L’inquinamento da ozono in Abruzzo provoca danni limitati alla vegetazione e non desta particolari preoccupazioni. È quanto è emerso dallo studio condotto dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, volto a stimare le concentrazioni dell’inquinante gassoso nell’aria, utilizzando come “bioindicatori” dei germinelli di tabacco, ovvero delle piantine appena germogliate, particolarmente sensibili all’azione ossidante dell’ozono. Il gruppo di ricerca si è avvalso della collaborazione dei professori Cristina Nali, Elisa Pellegrini e Giacomo Lorenzini.

Il biomonitoraggio, che avrà una durata di tre anni, è stato effettuato per la prima volta nel corso dello scorso anno, durante i mesi di luglio e agosto quando gli stomi sono aperti e le piantine in fase di crescita: tramite l’utilizzo contemporaneo delle centraline fisse gestite dall’Arta per il monitoraggio della qualità dell’aria, e delle piante, scelte proprie perché particolarmente sensibili all’azione dell’ozono, è stato implementato un indice per valutare il danno arrecato alla vegetazione. I risultati, giudicati confortanti, hanno rilevato concentrazioni fitotossiche di ozono tali da determinare un danno medio-basso, caratterizzato da lesioni di piccole dimensioni, in primo luogo sulla superficie superiore delle foglie.

“Il cambiamento climatico – afferma il direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio – ci impone l’utilizzo di strumenti idonei a verificare i potenziali danni dell’ozono sulla vegetazione: l’assorbimento dell’inquinante produce, infatti, radicali liberi che indeboliscono la pianta rendendola facilmente aggredibile dagli agenti patogeni. Una valutazione delle concentrazioni sui ‘bioindicatori’, utilissima ai fini della salvaguardia della vegetazione agraria, semi-naturale e forestale e per il verde urbano – conclude Dionisio – risulta di fondamentale importanza per rendere ancor più capillare il monitoraggio della qualità dell’aria, diversificando le tipologie di controllo delle concentrazioni di questo temibile inquinante, nocivo per la salute”.

Nello specifico, le quattro stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, situate a Cepagatti, Francavilla al Mare, Sant’Eufemia a Maiella e Pescara, hanno mostrato un andamento sostanzialmente decrescente dell’indice specifico AOT40, utilizzato per rilevare le concentrazioni dell’inquinante nei mesi estivi. Le stazioni di Cepagatti e Sant’Eufemia a Maiella hanno registrato valori più elevati rispetto a quelle di Francavilla al Mare e Pescara, ma tutti sotto la soglia di allarme.

Nel contempo, l’andamento degli indici di danno complessivi (IDC+F) ottenuti dal biomonitoraggio, ha evidenziato una scala progressiva di incidenza con livelli leggermente maggiori nei siti corrispondenti alle stazioni di Cepagatti e Francavilla a Mare rispetto a quelli ubicati nell’area delle stazioni di S. Eufemia a Maiella e Pescara. Per quanto più elevati, gli indici si sono sempre attestati mediamente sotto la soglia del valore “2”, traducibile in un’incidenza del danno di tipo medio-bassa.

Quanto è emerso avvalora il fondamentale ruolo del biomonitoraggio quale metodo integrante e non suppletivo del monitoraggio convenzionale. Il vantaggio, insito nell’impiego di bioindicatori, è essenzialmente da addurre alla possibilità di visualizzare e misurare direttamente, in modo immediato e inequivocabile, il reale impatto che l’inquinante ha su un sistema biologico sensibile.

È disponibile per il download la relazione conclusiva.

Pescara 04/03/2024

Sciopero generale per l’intera giornata di venerdì 8/3/2024

Si comunica che ADL COBAS - COBAS SANITà UNIVERSITà E RICERCA - CUB - SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE - USB - USI - UNIONE SINDACALE ITALIANA FONDATA NEL 1912 - hanno proclamato uno sciopero generale dei settori privati, pubblici e cooperativi su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata di venerdì 8/3/2024.

Saranno garantiti i servizi pubblici essenziali. Ci si scusa per gli eventuali ed imprevedibili disagi che potranno derivarne.

Pescara 20/02/2024

Sciopero generale dei settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata di venerdì 23.02.2023.

Si comunica che la AL COBAS - FAO - FEDERAZIONE AUTISTI OPERAI - LMO LAVORATORI METALMECCANICI ORGANIZZATI - SGC SINDACATO GENERALE DI CLASSE - SI - COBAS - SLAIPROLCOBAS - SOA SINDACATO DEGLI OPERAI AUTORGANIZZATI - hanno proclamato uno sciopero generale dei settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata di venerdì 23.02.2023. Saranno garantiti i servizi pubblici essenziali. Ci si scusa per gli eventuali ed imprevedibili disagi che potranno derivarne.